Presentazione del Libro + dvd “Vigevano nel Boom”

Verrà presentata sabato 11 dicembre alle ore 16,30 nella Sala dell’Affresco del Castello di Vigevano la prima ristampa di Vigevano nel boom, un libro di 136 pagine, con allegato un film-documentario in Dvd articolato in diciannove capitoli (ultimo, come appendice, una breve pièce teatrale scritta dall’autore e regista teatrale Salvatore Poleo, e basata sulla testimonianza autentica di un’operaia intossicata dal benzolo, recitata da Eleonora Cattaneo).
L’incontro sarà coordinato da Sergio Calabrese, giornalista e scrittore, che per quarant’anni ha girato il mondo come cinereporter Rai.

Nato da un’idea del giornalista, storico e videomaker vigevanese Filippo Caserio, realizzato con la partecipazione della giornalista milanese Alessandra Ceriani e con la consulenza dello stesso Sergio Calabrese, edito dall’associazione Astrolabio e dall’Editoriale Punto & Virgola, sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano (con il contributo di VipetrolSogesi, Consorzio dei Santi Crispino e Crispiniano) e patrocinato dal Comune di Vigevano, il progetto ha subito ottenuto ampie e lusinghiere recensioni, e soprattutto il favore del pubblico.
Sono stati necessari quasi due anni di lavoro (spesso ostacolato dall’insorgere dell’emergenza Covid, con i continui lock-down) per realizzare un complesso prodotto culturale multimediale dedicato a uno dei periodi cruciali del passato più recente: gli anni Sessanta del Novecento.
Nelle pagine del libro (ma soprattutto nelle sequenze del film-documentario) quegli anni scorrono tutti, raccontati dai protagonisti di allora, sullo sfondo di immagini e filmati d’epoca in gran parte inediti o poco conosciuti. Il boom economico – che a Vigevano si è declinato soprattutto nello sviluppo tumultuoso dell’industria calzaturiera; i romanzi di Lucio Mastronardi (con la sua celebre trilogia vigevanese: Il calzolaio, Il maestro, Il meridionale); le canzoni di Vito Pallavicini (che prima racconta la città, a modo suo, dalle pagine del settimanale l’Informatore vigevanese e poi diventa un paroliere di fama internazionale e nel 1968 consegna Azzurro, interpretata da Adriano Celentano, all’epopea nazional-popolare). Nel documentario, il profondo legame tra il paroliere e la sua città è rivissuto dalla figlia Marina.

A passare sotto la lente di ingrandimento è l’intero decennio, che – sul piano del costume, della società, della politica, persino dello sport – registrò profondi cambiamenti: la Gioventù Studentesca di don Tarcisio Comelli, con i giornalini scolastici e i campi estivi; i Martelloni di Elia Panzarasa e tanti altri goliardi; la prima grande epopea del basket, approdato per la prima volta in serie A all’inizio del decennio, le
strane alchimie in Municipio.
Ma c’è qualcosa che – pochi, tantomeno i giovani – ricordano. Qualcosa che la città – al di là dell’enorme clamore mediatico nazionale e persino internazionale, tra il 1961 ed il 1963 – ha da allora forse colpevolmente rimosso, confinandola in approssimative e superficiali ricostruzioni giornalistiche, come fosse la polvere da nascondere sotto il tappeto. Il tenacio e il benzolo, la catena di intossicati e di morti (anche una bambina). Libro e Dvd, invece, portano tutto alla luce, con un’indagine minuziosa sulle fonti (giornali, studi, monografie, documenti d’archivio, atti parlamentari). Per capire, ed aiutare a capire meglio l’intera vicenda – sino all’approvazione nella primavera del 1963 di una legge voluta da un parlamentare vigevanese, l’onorevole Francesco Soliano – sono stati intervistati i protagonisti e i testimoni di allora. Imprenditori come Gian Beppe Moreschi, sindacalisti come Graziella Pinato, medici del lavoro come Gianni Saretto, amministratori pubblici come l’avvocato Vittorio Betassa, storici e studiosi come Adriano Ballone. E altri ancora: in particolare, una delle tante “giuntore” che andavano a imparare il mestiere sin da bambine, o i “garzoni di fabbrica” che poi faranno fortuna.

Sabato 11 dicembre 2021 ore 16.30
Sala dell’Affresco del Castello di Vigevano

INGRESSO LIBERO CON OBBLIGO DI GREEN PASS