LA SFORZESCA. Storia, cronache e leggende – Presentazione del libro di Caserio-Porta Fusè
Sabato 27 maggio alle ore 17.30 presso il Ristorante Ludovico Il Moro in frazione Sforzesca di Vigevano (PV) presenteremo la nuova uscita editoriale dell’Associazione Astrolabio insieme all’editore Punto & Virgola, “La Sforzesca. Storia, cronache e leggende” insieme agli autori Filippo Caserio e Albino Porta Fusè, conduce Cinzia Tenaccioli.
La presentazione si concluderà con la proiezione di un breve documentario. Sullo schermo scorreranno alcune pagine del libro, insieme a vecchie immagini (fotografie, filmati 8 mm. digitalizzati) della Sforzesca.
Inoltre, al termine della proiezione e a conclusione dell’incontro, a tutti gli intervenuti verrà offerto un rinfresco, nel cortile (porticato) del Ristorante Ludovico il Moro.
Un libro di 160 pagine (con oltre 200 illustrazioni): dopo quasi due anni di ricerche, studi, approfondimenti, viene presentato un lavoro che si propone di raccontare un angolo particolare di Vigevano, con l’ambizione di farlo come mai sinora, con molti documenti inediti. Perché tutti – più o meno sommariamente – hanno conoscenza di Ludovico il Moro, di Beatrice d’Este, della loro corte nel Castello di Vigevano, della loro avveniristica e tecnologicamente avanzata “villa” agricola (Il “Colombarone”): ma pochi sanno ciò che accadde dopo, cioè dopo che nel 1497 il Moro donò la Sforzesca ai padri domenicani di Santa Maria delle Grazie. Per tre secoli I frati del convento milanese (che ancor oggi ospita il Cenacolo di Leonardo da Vinci) furono “possessori” dei beni della Sforzesca. Come li amministrarono? Che rapporti ebbero con i “fictaboli”, i “livellari” e le altre figure del mondo rurale e contadino, come si sono evolute dal Medioevo in poi? E come si modificarono, anche alla Sforzesca, i rapporti politici e sociali dopo la Rivoluzione francese, l’arrivo in Italia delle Armate di Napoleone? E come (espropriati i frati, e attraverso contorti passaggi) i nobili genovesi Saporiti – a partire da Marcello – diventarono i nuovi “possessori”, giocando poi un ruolo fondamentale – a partire dal patriottico sostegno ai Savoia nell’età risorgimentale, vedi i giorni della battaglia del marzo 1849 – sia nello sviluppo della Sforzesca stessa, che del centro urbano di Vigevano? E come i Crespi (la famiglia di imprenditori lombardi, poi editori del Corriere della Sera) trasformarono nella vallata del Ticino i boschi dei “Ronchi” in una delle più estese e sontuose riserve di caccia della Lombardia, con la splendida villa progettata e realizzata dall’architetto Eugenio De Finetti?
Cavalcati secoli e millenni, partendo dalle guerre puniche di Annibale e Scipione, intrecciando i vari livelli del racconto storico, nella Terza parte il libro (con una diversa impostazione grafica) si trasforma in un affresco collettivo della Sforzesca sino agli anni Settanta del Novecento. Collettivo,
perché costruito grazie alla disponibilità di chi custodiva in un cassetto qualche vecchia fotografia, qualche sbiadita immagine, qualche ricordo scolpito nella memoria. E persino qualche pellicola in formato 8 mm e super 8 mm, che è stata fornita ed è stata possibile recuperare utilizzando le moderne tecnologie.
Il libro si chiude con uno sguardo onirico e immaginifico sul futuro. Nel 2023 la Sforzesca appare il regno dell’incuria e dell’abbandono, soprattutto nel nucleo di origine rinascimentale (il “Colombarone”), diventato di proprietà pubblica. E se nel 2050…
Il libro sarà successivamente in vendita presso le librerie cittadine al prezzo di euro 20.00
GLI AUTORI:
FILIPPO CASERIO (Vigevano, 1954)
Diplomato a pieni voti al Liceo Cairoli di Vigevano nel 1973, dal 1976 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Ha collaborato con numerose testate nazionali e locali, e dal 1996 al 2008 è stato vice-direttore del settimanale “L’Informatore” di Vigevano. È autore di studi, ricerche e monografie di storia locale. Nel 2002 ha curato per Ievve Edizioni (scrivendo alcuni capitoli) la pubblicazione “Una città e la sua Azienda” (i primi novant’anni di ASM). In pensione dal 2013, nel 2017 ha pubblicato con Ciost Edizioni, Anpi provinciale di Pavia, Fondazione di Piacenza e Vigevano il libro “Vigevano tra cronache e memorie” (le vicende della città dal 1945 ad oggi).
Appassionato film-maker, nel 2018 ha scritto e prodotto per la Fondazione di Piacenza e Vigevano (in collaborazione con un gruppo di giovani studenti e studentesse vigevanesi) il documentario “Al voto! Al voto””, immagini e testimonianze dell’immediato secondo dopoguerra e delle elezioni politiche del 18 aprile 1948 in città. Per Astrolabio e l’Editore Punto & Virgola, e con la collaborazione della giornalista milanese Alessandra Ceriani, nel 2020-2021 ha realizzato il progetto “Vigevano nel boom” (libro + DVD): l’epopea delle calzature, gli anni del “Maestro” di Lucio Mastronardi con il film di Alberto Sordi, il dramma del benzolismo. Nel 2022 è stato co-autore, insieme a Mario Mussini, del libro “L’avvento del metano a Vigevano. Il carteggio Mattei-Mussini” (Edizioni Punto & Virgola).
ALBINO PORTA FUSE’ (Vigevano, 1945)
Laureato in ingegneria nel 1970, è stato a lungo dirigente nel settore dei servizi pubblici a Vigevano e poi libero professionista, occupandosi di ciclo idrico integrato e di distribuzione del gas.
Impegnato nello sport (è stato arbitro di calcio e osservatore per la CAN, Commissione arbitri nazionale), ha sempre coniugato l’attività professionale e sportiva con la passione per l’arte, la storia, la ricerca archivistica. Dal 2002 (“Una città e la sua Azienda”) affianca Filippo Caserio in tutti i suoi lavori, in un proficuo e importante rapporto di sostegno e collaborazione. È soprattutto, in questo caso, uno “sforzeschino”: nell’“antico borgo natìo” ha vissuto con i genitori l’infanzia e l’adolescenza, conservando ancora tante radici; e così ha potuto recuperare oggi una notevole mole di documenti, ricordi e immagini.
Sabato 27 maggio 2023
Ristorante Ludovico Il Moro
Via Battaglia della Sforzesca 8, frazione Sforzesca di Vigevano (PV)
Ingresso libero